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film Apocalypto Sky Cinema Collection

Apocalypto

Apocalypto
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Azione
Dramma
Storia
Nel cuore della civilta' Maya in una spettacolare avventura firmata Mel Gibson. Il giovane Zampa di Giaguaro lotta contro i feroci assalitori della sua tribu' per salvare la propria famiglia (USA 2006)

Canale

Sky Cinema Collection

Giorno

lunedì 29 maggio 2023, 01:00

Durata

140'

Titolo originale

Apocalypto

Paese

Stati Uniti d'America

Anno

2006

Regia

Mel Gibson

Voto

7.87.8 / 10

Descrizione

Apocalypto è un film del 2006 diretto da Mel Gibson. Il film presenta un cast di attori nativi americani e indigeni messicani composto da Rudy Youngblood, Raoul Trujillo, Mayra Sérbulo, Dalia Hernández, Ian Uriel, Gerardo Taracena, Rodolfo Palacios, Bernardo Ruiz Juarez, Ammel Rodrigo Mendoza, Ricardo Diaz Mendoza e Israel Contreras. Tutte le tribù e i popoli raffigurati nel film sono Maya, poiché Gibson voleva rappresentare la civiltà Maya costruita per la storia come un "mondo sconosciuto" allo spettatore. Come il film precedente di Gibson La Passione di Cristo, tutti i dialoghi sono in una moderna approssimazione dell'antico linguaggio dell'ambientazione Maya. Qui viene usata la lingua maya yucateca. Questo è stato l'ultimo film diretto da Gibson fino a La battaglia di Hacksaw Ridge del 2016, dieci anni dopo.

Trama

In un piccolo villaggio Maya dello Yucatán, all'inizio del XVI secolo, vivono Zampa di Giaguaro (primogenito del capo-villaggio), il figlio, la moglie incinta e gli altri abitanti della tribù. Durante una battuta di caccia, il giovane e altri cacciatori incontrano una piccola tribù in fuga guidata da Pesce Cacciatore. Non passerà molto prima che Zampa di Giaguaro e i suoi capiscano il motivo della loro fuga: un gruppo di guerrieri guidati da Lupo Zero e da Occhio Mezzo, provenienti da una grande città, attacca i villaggi della foresta per rapire uomini e donne al fine di renderli schiavi nella loro città, o usarli come vittime sacrificali destinate a placare la collera degli dei, che secondo le loro credenze avevano punito la regione con un'epidemia (molto simile alla peste). Il villaggio viene presto aggredito: Zampa di Giaguaro riesce a nascondere la moglie incinta e il figlio in un pozzo naturale dal quale è quasi impossibile uscire senza aiuto esterno, e torna a difesa del villaggio ma invano, poiché viene catturato assieme a suo padre, Cielo di Selce, che poi viene ucciso da Occhio Mezzo davanti ai suoi occhi. Il giovane viene risparmiato, ma a lui è destinata una sorte ancora più orrenda; odiato da Occhio Mezzo, che è stato quasi ucciso da lui, Zampa di Giaguaro viene schernito con l'appellativo Quasi. Prigionieri e aguzzini affrontano un percorso tortuoso di montagna che si apre, da un lato, su un burrone. Durante il tragitto, un uomo legato accanto a Zampa di Giaguaro scivola penzolando nel vuoto e rischiando di trascinare con sé gli altri prigionieri; nonostante i suoi compagni riescano a sollevarlo, l'uomo viene slegato e spinto giù nel precipizio da Occhio Mezzo. Il gruppo giunge ai primi insediamenti della grande città, destinazione finale del viaggio, e poco dopo avviene l'incontro con una bambina chiaroveggente, la quale predice agli invasori la loro sorte: I prigionieri arrivano, ormai stremati, in una città progredita dal punto di vista della civiltà, ma in cui la popolazione è un'accozzaglia di derelitti, malati e accattoni. Dopo essere stati divisi, i prigionieri più giovani sono cosparsi di una vernice blu e trascinati in cima a una piramide a gradoni dove saranno brutalmente sacrificati da sacerdoti per placare la sete di sangue del dio Kukulkán: verrà loro strappato il cuore dal petto e li si decapiterà, lasciando rotolare a terra le loro teste e i loro corpi. Quando oramai anche per Zampa di Giaguaro non sembrano esserci più speranze, improvvisamente si verifica un'eclissi solare anulare: la scomparsa della luce sgomenta la massa di uomini e donne accalcata ai piedi della piramide così, per tranquillizzare il popolo rumoreggiante e mantenerne il controllo, i sacerdoti annunciano l'evento come «segno di soddisfazione di Kukulkán» per i sacrifici umani da loro sinora effettuati. Il sole torna presto a illuminare la Terra. I restanti prigionieri, oramai inutili per il sacrificio, vengono lasciati alla mercé di Lupo Zero, che li conduce ai margini della città per farli correre allo scoperto mentre sono bersagliati dalle lance e frecce dei cacciatori: Occhio Mezzo spiega loro che, se arriveranno sani e salvi alla fine dell'area allo scoperto, potranno andarsene via liberi. Li slegano e i primi scelti, pur correndo veloci, sono presto colpiti. Pietra Tagliata (figlio di Lupo Zero) viene incaricato di infliggere il definitivo colpo mortale. Tocca quindi a Zampa di Giaguaro e Spuntato (cognato del primo): pur schivando la maggior parte delle frecce, Spuntato viene colpito alla nuca da una pietra, e una freccia trapassa la schiena di Zampa di Giaguaro fuoriuscendo dal suo addome. Pietra Tagliata gli si avvicina per infliggere il colpo finale, ma viene ostacolato da Spuntato, ancora vivo; l'imprevisto permette a Zampa di Giaguaro di avere la meglio su Pietra Tagliata, uccidendolo, e quindi di raggiungere il margine del campo. Braccato da nove cacciatori, il giovane s'inoltra in un campo di granturco e s'immerge in un'immensa fossa di fango dove vengono gettati i resti dei prigionieri sacrificati, fuggendo infine attraverso una fitta foresta. Esausto e sanguinante, si arrampica sopra il grosso ramo di un albero e scopre che sul medesimo tronco ci sono un giaguaro nero e il suo cucciolo. Con il felino alle calcagna, Zampa di Giaguaro corre senza saperlo verso gli inseguitori, uno dei quali si troverà sulla traiettoria dell'animale che lo ucciderà. Uno di essi comincia a collegare al prigioniero le parole pronunciate dalla bambina chiaroveggente considerandole presagio nefasto, ma Lupo Zero, assetato di vendetta per la morte del figlio, sprona i rimasti all'inseguimento. Poco dopo, lo stesso guerriero pessimista viene mortalmente morso da un serpente e lasciato al suo destino dai compagni. Zampa di Giaguaro giunge al bordo di una cascata, e non avendo altre vie di scampo decide di saltare, e nonostante l'altezza sopravvive. Lo sciamano del gruppo inseguitore pensa che la profezia si sia avverata, ma Lupo Zero vuole la sua vendetta e uccide lo sciamano trafiggendone il petto e gettandone il corpo giù dal vertiginoso salto d'acqua, ordina quindi ai suoi uomini di seguire Zampa di Giaguaro tuffandosi a loro volta; solo uno di essi muore. Durante la fuga, il giovane s'impantana nelle sabbie mobili, ma riesce a uscirne abilmente; incoraggiato dal fatto di essere tornato nella foresta dove abitava, dimentica ogni paura e si prepara ad affrontare gli inseguitori. Sua moglie, nel frattempo, inizia ad avvertire le prime contrazioni e cerca invano di uscire dal pozzo. Zampa di Giaguaro getta sugli inseguitori un nido di vespe per guadagnare tempo e organizzarsi con le risorse che la natura gli offre poi, servendosi di una foglia trasformata in cerbottana e di tre spine intinte nel veleno di una rana, riesce a colpirne uno; subito dopo, però, viene assalito da Occhio Mezzo, richiamato dai lamenti del compagno agonizzante. Zampa di Giaguaro riesce ad evitare il micidiale colpo di mazza sferrato dall'avversario e afferra l'arma del guerriero ucciso poco prima, colpisce il cranio di Occhio Mezzo prima che questi riesca a vibrare un altro fendente e lo finisce con un altro colpo alla testa. Scoppia un temporale e il giovane sa che ora non può tardare a liberare la moglie e il figlio intrappolati nel pozzo. Durante la corsa viene colpito al petto da una freccia scagliata da Lupo Zero. Il colpo non è mortale ma gli impedisce di affrontare il suo avversario, ormai pronto a ucciderlo con un pugnale; tuttavia, Zampa di Giaguaro è vicino al luogo dove è piazzata la trappola che gli uomini del suo villaggio utilizzavano per cacciare i tapiri. Lupo Zero, nell'avventarsi contro di lui, fa scattare il marchingegno dotato di punteruoli acuminati, restandone infilzato e ucciso; il giovane riprende a correre fuggendo dagli ultimi due inseguitori. La moglie, quasi completamente sommersa dall'acqua assieme al figlio, ha frattanto partorito il loro secondo figlio. Zampa di Giaguaro, ormai esausto, si ferma e viene infine raggiunto in prossimità di una spiaggia, dove si accascia a terra aspettando la sua fine. Proprio mentre la vicenda sembra giungere al suo epilogo, sul tratto di mare visibile si vedono ancorate quattro grandi navi spagnole, totalmente estranee ai nativi; i due inseguitori superstiti abbandonano la preda e si avvicinano al mare per capire di cosa si tratti. Zampa di Giaguaro ne approfitta e scompare, ritornando al pozzo appena in tempo per salvare la moglie e i loro due figli; quando la donna gli chiede se debbano andare anche loro verso il mare, il cacciatore risponde che il loro compito è rimanere nella foresta per tentare un nuovo inizio.
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