Chiudi
Home App Guida TV
Canali Digitale Terrestre Canali Sky Canali Mediaset Pomeriggio in TV Programmi tv di ieri Film ieri sera in tv
Stasera in TV Film prima serata Serie TV Calcio
Serie A Calendario Partite Champions league Calendario Partite Europa league Calendario Partite Mondiali Calendario Partite Europei Calendario Partite Coppa Italia Calendario Partite Uefa Nations League Calendario Partite
Altro
Film popolari Serie Tv popolari Formula 1 Moto Gp Grande Fratello
Get it on Google Play Get it on iTunes
Oggi in TV
cartoni Ulisse - il mio nome e' nessuno - ep. 13 Rai Gulp

Ulisse - il mio nome e' nessuno - ep. 13

Ulisse - il mio nome e' nessuno - ep. 13
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Whatsapp Condividi su Pinterest
Animazione
Action & Adventure
Kids
Famiglia
Sci-Fi & Fantasy
Le avventure del leggendario eroe omerico, che percorre il suo lungo viaggio di ritorno a Itaca affrontando mille insidie e pericoli, e vivendo sensazionali avventure. Un classico della l - etteratura affrontato in modo nuovo attraverso l'animazione. - 2018 ITA

Canale

Rai Gulp

Giorno

domenica 09 ottobre 2022, 12:55

Durata

25'

Titolo originale

Ulisse

Paese

Italia

Anno

1954

Regia

Mario Camerini

Descrizione

Ulisse è un film del 1954 diretto da Mario Camerini, tratto dall'Odissea di Omero.

Trama

L'eroe greco Ulisse, marito di Penelope e re di Itaca, sfuggito miracolosamente a una tempesta che ha fatto affondare la sua zattera, approda sfinito sulla spiaggia dell'Isola dei Feaci, dove è soccorso da Nausicaa, figlia del re Alcinoo. Portato alla reggia e accolto amichevolmente dalla corte, l'eroe ha perso la memoria e non ricorda né il proprio nome né il proprio passato, ma si dimostra dotato di nobile oratoria e grande forza nei giochi sacri; per la sua potenza, Nausicaa lo ribattezza Stene (in greco: "forte") e lo sceglie quale sposo. Nel regno di Itaca, nel frattempo, l'ormai prolungata assenza di Ulisse ha lasciato senza speranze i suoi familiari, i quali devono far fronte alle pretese al trono dei Proci, stabilitisi nella reggia, dove spadroneggiano con prepotenza e ambiscono alla mano dell'infelice Penelope. Telemaco, il giovane figlio di Ulisse, è impotente di fronte all'invadenza degli usurpatori, in particolare del tracotante e spavaldo Antinoo, re di Cefalonia, che tenta ripetutamente di sedurre Penelope, la quale però gli resiste ostinatamente. Complice la musica del cantore di corte di Alcinoo e la dimestichezza con le armi, Ulisse vede riaffiorare i propri ricordi. Mentre si ritira in solitudine sulla spiaggia osservando il mare, l'eroe a poco a poco è in grado di rievocare tutte le sue passate avventure. Partito da Troia dopo la vittoria dei Greci, lui e i suoi compagni si inimicano il Dio Nettuno quando gettano in mare la sua statua per evitare che la loro imbarcazione affondi in seguito ad una violenta tempesta. Placatesi le onde, i Greci giungono in un'isola apparentemente tranquilla, ma in realtà abitata dal mostruoso ciclope Polifemo, per di più figlio di Nettuno. Rinchiusi in una grotta dal ciclope (che subito uccide uno degli uomini dell'equipaggio), Ulisse mette in atto uno stratagemma: lui ed i suoi compagni prima preparano del vino col quale fanno ubriacare Polifemo e poi lo accecano infilzandogli un palo rovente nell'occhio. La fuga ha successo e l'eroe e i suoi uomini riescono a riprendere il mare, malgrado Polifemo tenti invano di colpire la loro imbarcazione, lanciandole contro dei grossi massi. Proseguendo nel loro viaggio, l'eroe e i suoi compagni devono evitare i pericolosissimi scogli delle sirene, che ammaliano i naviganti col loro canto per poi divorarli: l'equipaggio si salva mettendosi della cera nelle orecchie per non cader vittima dell'incantesimo (solo Ulisse, fattosi legare all'albero della nave, ascolterà le Sirene). Il gruppo sbarca infine nell'isola della maga Circe, una dea che dapprima seduce l'eroe presentandosi a lui sotto le sembianze di Penelope e poi trasforma i compagni di Ulisse in porci. Per sei mesi Ulisse rimane nell'ozio, fin quando i suoi uomini, stanchi della sosta forzata, decidono di ripartire senza di lui, ma rimangono uccisi in una tempesta scatenata da Nettuno. Dopo quest'episodio, Ulisse decide di costruire una zattera per poter ripartire. Circe, per costringerlo a restare con lei, gli promette l'immortalità e gli fa incontrare le ombre dei compagni e degli eroi greci caduti a Troia (Aiace, Achille ed Agamennone). Sulla scena irrompe però anche l'anziana madre di Ulisse, Anticlea, morta da poco, che rivela al figlio la fedeltà di Penelope e l'affetto di Telemaco e lo spinge a tornare a casa al più presto. Ulisse obbedisce e riparte, incappando nell'ennesima burrasca che lo fa naufragare nell'isola dei Feaci. A questo punto, tornato alla realtà e con la memoria completamente riacquistata, Ulisse rivela la sua identità ad Alcinoo, che gli mette a disposizione una nave con cui l'eroe torna ad Itaca. Ulisse si presenta alla propria reggia travestito da mendicante e ottiene subito un colloquio con Penelope, alla quale dichiara di essere un amico del marito, scoprendo così che la donna è ancora innamorata di lui e che gli è rimasta fedele. Rendendosi conto che Penelope non riuscirà ad opporsi ancora a lungo al matrimonio con uno dei Proci, Ulisse le suggerisce di proporre ai principi una prova di destrezza: colui che riuscirà a tendere l'arco appartenuto a Ulisse potrà ottenere la mano della regina. Sulla soglia della reggia, subito dopo, l'eroe viene riconosciuto prima dal suo vecchio cane Argo e poi dal figlio Telemaco, con il quale concorda di passare all'azione. La mattina dopo, in occasione dei Giochi del Dio Apollo, tutti i Proci sono riuniti nel salone della reggia. Dopo che Ulisse, sempre sotto le spoglie di un mendicante, è stato vilmente insultato e scacciato, Penelope dà inizio alla prova, dichiarando la sua intenzione di sposare colui che riuscirà a tendere l'arco di Ulisse. Nonostante qualche reticenza, tutti i Proci si cimentano nella prova: nessuno di loro riesce a superarla (il solo Antinoo giunge molto vicino a riuscire nell’intento). A quel punto, tra l'ilarità generale, quello che è creduto un vecchio mendicante chiede di partecipare a sua volta: Ulisse naturalmente riesce a tendere l'arma e a vincere la gara, lasciando tutti stupefatti. Prima che si riprendano dalla sorpresa rivolge quindi l'arco contro i Proci e le loro ancelle e, con l'aiuto di Telemaco, li uccide tutti, dando infine ordine di purificare la stanza col fuoco. Lavatosi del sangue, si ricongiunge a Penelope che lo riabbraccia in lacrime.
Scarica Oggi in TV
App Oggi in TV
Get it on Google Play Get it on iTunes