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film Fantozzi - il ritorno Sky Cinema Comedy

Fantozzi - il ritorno

Fantozzi - il ritorno
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Commedia
Paolo Villaggio nel nono episodio della celebre saga comica. Respinto dal Paradiso e rispedito sulla Terra, Fantozzi s'infatua follemente di una telefonista, ignaro della sua vera identita' (ITA 1996)

Canale

Sky Cinema Comedy

Giorno

domenica 14 agosto 2022, 19:15

Durata

105'

Titolo originale

Fantozzi - Il ritorno

Paese

Italia

Anno

1996

Regia

Neri Parenti

Voto

5.3 / 10

Descrizione

Fantozzi - Il ritorno è un film del 1996 diretto da Neri Parenti. È il nono capitolo della saga incentrata sulle vicende dell'ex impiegato Ugo Fantozzi, ideato ed interpretato da Paolo Villaggio. Questo film, oltre ad avere Maria Cristina Maccà a interpretare il doppio ruolo di Mariangela e Uga Fantozzi al posto dello storico Plinio Fernando, è inoltre l'ultimo dove compare Gigi Reder (nel ruolo del ragionier Filini), morto nel 1998. Questo è anche l'ultimo film che Parenti dirigerà con Paolo Villaggio.

Trama

Pina, Mariangela e il geometra Filini sono al cimitero per l'anniversario della morte di Fantozzi. Filini piange, ma Pina lo rincuora dicendo che suo marito si sta godendo il suo posto in paradiso. Nell'aldilà invece Fantozzi non riesce ad entrare in paradiso a causa della mancanza di posti. Un angelo somigliante all'allora segretario del PDS, Massimo D'Alema, lo rispedisce quindi provvisoriamente sulla Terra, grazie a un accordo in base al quale potrà riprendere la propria vita come se non fosse mai morto. Ugo viene svegliato come sempre dalla moglie Pina, stranamente vestita di nero, che gli affida un incarico: andare a prendere la nipote Uga a scuola. Mentre Fantozzi l'aspetta, uno studente gli sottrae la benzina dalla macchina per fare rifornimento al proprio motorino, aspirandola con un tubo che getta poi a terra. Appare Uga che dice di essersi nascosta per la vergogna, perché tutte le sue amiche hanno un motorino e solo lei viene recuperata dal nonno. Cerca poi di accendersi uno spinello, ma Fantozzi le sottrae l'accendino e lo getta proprio sulla pozza di benzina, facendo esplodere la Bianchina. Uga annuncia di voler andare in discoteca e si lamenta con i nonni di non avere ancora il motorino. Fantozzi ordina alla nipote di rincasare entro mezzanotte, ma alle tre Uga non è ancora tornata, facendo preoccupare molto i nonni. Essi vengono quindi a sapere che Uga è stata rapita. Pur con l'aiuto della polizia, Fantozzi non riesce a trovare la nipote e un messaggio gli comunica la cifra del riscatto: "3 650 000 lire più IVA". Fantozzi deposita il denaro a una fiera dove è in vendita un motorino allo stesso prezzo. In casa suona il campanello: finalmente ritorna Uga, accompagnata da un agente di polizia. Pina viene quindi a sapere che il rapimento era solo una messa in scena e che i soldi del riscatto sono stati spesi per il motorino. Fantozzi, imbestialito, decide dunque di dar fuoco al motorino di Uga, anche come vendetta per la sua Bianchina, ma scopre poi che Pina e la nipote avevano restituito il motorino e ripreso i soldi, e che ha bruciato quello di un muscoloso fattorino, il quale per vendetta lo costringe a tirare un risciò. Fantozzi viene poi colto da una depressione profonda provocata dall'andropausa e comincia a chiamare di continuo una linea telefonica erotica, non rendendosi minimamente conto degli alti costi delle telefonate. Pur di riuscire a pagare le salatissime bollette del telefono, Pina si finge una di quelle intrattenitrici telefoniche, riuscendo anche a mettersi in contatto con Fantozzi. Dopo varie avventure, il marito viene a scoprire che la donna con cui parla al telefono da tempo è in realtà sua moglie. Durante una partita di bocce, Fantozzi incontra la Signorina Silvani, che desidera sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica. Non avendo i soldi che il medico pretende, li chiede a Fantozzi, raccontandogli di aspettare un bambino da lui. Intanto il chirurgo plastico della Silvani parte per Rimini che quest'ultima deve raggiungere per l'operazione. Al viaggio a Rimini si unirà anche Fantozzi, che è riuscito a portare i 5 milioni necessari per il parto. Sul treno la Silvani simula di avere già le doglie. Quando scopre l'imbroglio, Fantozzi finge d'essere felice, ma la signorina Silvani avverte il suo dolore e si scusa con lui. Il ragioniere le chiede allora di tenere il cuscino che la Silvani aveva tenuto sulla pancia, immaginando che quel guanciale sia suo figlio. Il Megadirettore Galattico intanto è stato arrestato con l'accusa di corruzione: l'uomo scarica tutte le colpe a Fantozzi, che viene prima arrestato e poi scarcerato in attesa del processo. Mentre esce di galera, il Mega-Direttore gli offre un incarico di corruzione che Fantozzi rifiuta. Avendo ascoltato il dialogo, due agenti gli chiedono di collaborare con le forze dell'ordine per incriminare il suo superiore. Fantozzi accetta, ma alla fine viene incastrato e il Mega-Direttore esce dal carcere, mentre il ragioniere viene condannato a 20 anni di prigione. Qualche anno dopo però viene scarcerato, grazie all'indulto. Ormai libero, Fantozzi corre a casa per seguire la partita dell'Italia nella finale dei mondiali di calcio, ma proprio sul più bello viene richiamato in Paradiso. Qui Fantozzi viene fatto entrare in una grande sala tipo cinema dove le anime beate stanno in contemplazione della Grande Luce. Gli capita però uno scomodo posto, il numero 17 e per di più dietro a una colonna e, improvvisamente, la visione della luce viene interrotta da un intervallo pubblicitario ed un angelo somigliante a Silvio Berlusconi gli riferisce che durerà per tutta l'eternità. Fantozzi esprime la sua felicità dicendo "Come sono beato, io".
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