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Sole a catinelle

Sole a catinelle
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Checco Zalone in una commedia travolgente. Un venditore di aspirapolveri ha promesso al figlio una vacanza da sogno. Un colpo di fortuna li condurra' in un mondo di feste esclusive (ITA 2013)

Canale

Sky Cinema Comedy

Giorno

sabato 21 maggio 2022, 15:30

Durata

95'

Titolo originale

Sole a catinelle

Paese

Italia

Anno

2013

Regia

Gennaro Nunziante

Voto

6.3 / 10

Descrizione

Sole a catinelle è un film del 2013 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone. È il terzo film che ha come protagonista il comico pugliese.

Trama

Checco Zalone è un trentaseienne emigrato da un trentennio al nord Italia dal meridione, che lavora come cameriere in un hotel di grande lusso sul Canal Grande a Venezia ed ha una passione per l'alta finanza; vive a Padova, è sposato con l'operaia siciliana Daniela Parisi e ha un figlio, Nicolò, ragazzino di 10 anni intelligente e studioso. Nel 2013, proprio nel giorno in cui la moglie perde il lavoro a causa della chiusura della fabbrica per via della grande recessione, Checco decide di licenziarsi dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e sottopagato, mettendosi quindi alla ricerca di un'occupazione più redditizia, e finisce per trovare impiego come venditore porta a porta presso l'azienda che vende l'aspirapolvere Fata Gaia. All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende l'elettrodomestico a tutte le sue numerose zie e cugine e, con i soldi guadagnati, compra a credito una lunga serie di oggetti molto lussuosi; l'unico acquisto che non effettua è quello di un'automobile nuova, perché adora la sua BMW ormai vecchia di vent'anni e preferisce investire nella manutenzione di tale mezzo. A un certo punto Checco non è più in grado di adempiere ai pagamenti perché non riesce a trovare clienti nuovi, pertanto tutte le sue proprietà vengono pignorate da Equitalia e la società finanziaria Fido Fly gli fa pressione affinché paghi le 48 rate mancanti. Umiliata ed arrabbiata per questa situazione, la moglie lo caccia di casa e va a vivere dai suoi genitori portando Nicolò con sé. Dal momento che Nicolò vuole stare un po' anche con il padre, Checco gli fa una promessa: se nella pagella di fine anno a scuola prenderà tutti dieci, gli regalerà una vacanza estiva da sogno. Naturalmente Checco azzarda solo per renderlo felice, essendo convinto che non ci riuscirà, dato che a scuola prende sempre voti intorno al nove. Nicolò però si impegna a fondo e riesce invece ad ottenere una pagella perfetta. Checco, non avendo i soldi per regalare a Nicolò la vacanza promessa, cerca di convincere la maestra ad abbassare almeno uno dei voti, ma l'insegnante è inflessibile; non sentendosela di deludere Nicolò, decide di andare a Casacalenda, in Molise, sua terra d'origine, facendosi ospitare dalla zia Ritella, che non vedeva da quando era piccolo: in questo modo spera di non spendere neanche un euro e al tempo stesso di cercare di vendere aspirapolvere ad altre anziane parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra estremamente avara (si è arrabbiata per aver ricevuto una bolletta elettrica con valore superiore a 5 euro) e lo opprime, le vecchie zie sono tutte morte o emigrate in Canada, Nicolò non gradisce affatto la noiosa destinazione (nel paese lui è l'unico bambino, addirittura gli anziani abitanti del paese dimostrano di non sapere neppure cosa sia un bambino) e nemmeno il cugino di Checco, Onofrio, riesce a risollevarli (e tra l'altro aveva già acquistato tempo prima un aspirapolvere della ditta di Checco). Stanco della situazione in cui si trova e ormai consapevole delle reali intenzioni del padre, Nicolò chiede aiuto alla madre, che gli propone di partire insieme alla famiglia di una sua collega, dicendogli di farsi portare al porto di Piombino per unirsi a loro. Dopo una discussione tra Checco e il bambino, inizialmente intenzionato a seguire il consiglio della madre, Nicolò decide all'ultimo minuto di restare con il padre. Arrivati in Toscana, durante il viaggio di ritorno, Nicolò nota il cartello indicatore di uno zoo; i due scendono dalla macchina ed incontrano un bambino di nome Lorenzo, che soffre di mutismo selettivo, ma Checco con i suoi modi rustici riesce a farlo parlare. Zoe, la madre del bambino, è una giovane ed elegante donna francese che, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino, invita Checco e Nicolò nella sua bella villa; successivamente, colpita dalla simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi con industriali e VIP. Zoe è infatti una donna molto ricca, in quanto lei e sua madre Juliette sono proprietarie al 33% di un'azienda che vuole comprare proprio la finanziaria con cui Checco è indebitato, la Fido Fly; quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoe, Piergiorgio Bollini e Vittorio Manieri. Durante un loro meeting informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: i due non gli danno retta, ma poco dopo si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto un crack. A questo punto, gelosi dell'ascendente che lo sgrammaticato parvenu ha nei confronti di Zoe, cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo a giocare a golf e facendolo partecipare a una riunione massonica. A un certo punto Vittorio e Checco appaiono insieme in televisione, nel programma L'Estate dei VIP, in cui, a bordo di un lussuoso yacht, discutono se siano migliori gli spumanti secchi o quelli frizzanti: qui si scopre che Vittorio in realtà è il datore di lavoro che ha licenziato Daniela, la quale, furiosa per la nuova frequentazione dell'ex marito, gli manda un messaggio con un filmato in cui gli fa credere per ripicca di avere un nuovo compagno (un sindacalista della sua azienda). Checco, disgustato da questo individuo, viene preso dallo sconforto e decide di abbandonare la villa di Zoe per tornare a casa, riaccompagnando Nicolò da sua madre, rievocando al contempo alla sua maniera i bei momenti passati con lei; nel frattempo si vede il dottor Surace, il capo di Checco, che lo licenzia perché da quando è partito non ha venduto nemmeno un articolo. Mesi dopo, si scopre che la telefonata effettuata da Checco dal telefono di Manieri e ascoltata dalla finanza che teneva già da tempo sotto controllo lui e Bollini ha portato alla scoperta di tutti i reati finanziari dei due, che per questo sono finiti in prigione. Zoe, prese in mano le redini della fabbrica di famiglia dove lavorava Daniela, tiene un discorso di riapertura a tutte le impiegate precedentemente licenziate e riassunte, sperando nel loro aiuto per tornare a lavorare con impegno e serietà. All'inaugurazione sono presenti anche Nicolò e Checco, il quale, vestito da sindacalista comunista, tiene un discorso (che gli è stato scritto dal figlio) nel quale si schiera dalla parte delle operaie e descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme. La donna accetta e la famiglia Zalone si ristabilisce, con Daniela che riprende a fare l'operaia e Checco che, assunto da Zoe nel reparto commerciale dell'azienda, si occupa sia del lavoro che delle faccende domestiche.
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