film Un turco napoletano Rai Movie
Un turco napoletano
Felice Sciosciammocca, appena evaso dal carcere, viene scambiato per un eunuco turco e assunto dal ricco Don Pasquale. Da un testo di Eduardo Scarpetta.
Canale
Rai Movie
Giorno
mercoledì 08 dicembre 2021, 09:05
Durata
95'
Titolo originale
Un turco napoletano
Paese
Italia
Anno
1953
Regia
Mario Mattoli
Voto
7.0 / 10
Descrizione
Un turco napoletano è un film del 1953 diretto da Mario Mattoli.
Trama
Al San Carlino di Napoli va in scena una commedia di Eduardo Scarpetta ambientata a Sorrento sul finire dell'800:
Felice Sciosciammocca viene condotto in carcere per essersi accollato la colpa di un delitto in realtà commesso da altri. In galera familiarizza con un lestofante che si fa chiamare Faina, mostrando subito la sua proverbiale forza straordinaria mercé la quale spezza senza sforzi i piedi di una sedia claudicante. Quando viene a conoscenza della sua condanna a morte, Felice accetta la proposta di evasione avanzata da Faina, piegando senza problemi le sbarre della cella. Appena usciti di prigione, i due incontrano un forestiero turco che chiede indicazioni per la stazione, poiché deve recarsi a Sorrento per non specificati motivi di lavoro. Faina e Felice lo stordiscono e lo derubano, e il primo convince il secondo ad andare a Sorrento con i documenti dello sconosciuto per assumerne posto di lavoro ed identità. Felice scopre così che il turco avrebbe dovuto prestare servizio presso la bottega di Pasquale Catone, uomo ricco ma gelosissimo della seconda moglie Giulietta e della figlia di primo letto Lisetta. Pasquale in effetti s'attende un lavoratore straniero promessogli dall'importante onorevole Cocchetelli, il quale vuole ingraziarselo in vista delle prossime elezioni tanto da promettergli anche il titolo di cavaliere.
Lo stesso deputato invia una lettera a Pasquale che, casualmente, giunge poco dopo l'arrivo a Sorrento di Felice, e in cui comunica a don Pasquale che il turco è un eunuco. Pasquale, per delicatezza, non chiede conferma all'ignaro Felice e anzi, su suggerimento dell'amico e confidente don Ignazio, lo mette a guardia di moglie e figlia garantendogli anche un cospicuo stipendio. L'uomo non comprende il motivo per cui Pasquale è tanto generoso, ma ovviamente accetta l'offerta e si fa ben volere da Giulietta, Lisetta, dalla moglie di Ignazio Angelica e dalla cameriera Concetta. Durante il suo lavoro a casa Catone, riceve la visita di Faina, al quale non dice nulla del lauto stipendio, e scopre l'amore tra Lisetta ed un giovane poeta, tenuto nascosto poiché Pasquale era stato costretto a prometterla al guappo Carluccio detto l'"uomo di ferro", prepotente e rozzo nipote di don Ignazio.
Durante la cerimonia di fidanzamento tra Lisetta e Carluccio, Felice seduce sia Giulietta che Angelica, mentre tutti sono in fermento per l'arrivo di Cocchetelli e di quella che lui spaccia per moglie, ma che in realtà è l'amante, una ballerina francese che Felice aveva già visto a teatro. Mentre Lisetta rompe il fidanzamento, mandando su tutte le furie Carluccio, Cocchetelli trova Felice in atteggiamento intimo con l'amante, scoprendo che l'uomo non è il turco che aveva promesso a Pasquale. Il politico però non può rivelare nulla a Catone perché la cosa lo metterebbe in cattiva luce con il ricco ed influente padrone di casa.
La verità viene ugualmente svelata a Pasquale da Faina che, scoperto il ricco compenso percepito da Felice, decide di vendicarsi e farlo cacciare. Pasquale va su tutte le furie sia con Felice che con l'onorevole, ma in quel momento arriva anche Carluccio, che grida vendetta per l'affronto subìto da parte di Lisetta. Il prepotente nipote di Ignazio viene messo in fuga dalla forza sovrumana del falso turco. La storia si conclude con Pasquale che ringrazia Felice per l'aiuto offertogli, e concede a Lisetta di fidanzarsi col suo innamorato, mentre Cocchetelli riceverà l'aiuto di Pasquale e degli altri elettori per vincere le elezioni politiche.