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film Fantozzi in paradiso Cine 34

Fantozzi in paradiso

Fantozzi in paradiso
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[Commedia] - Fantozzi scopre che gli rimane una settimana di vita e decide di godersi il tempo che gli rimane. Ma le cose non andranno come previsto. Con Paolo Villaggio Regia di N. Parenti; ITA 1993

Canale

Cine 34

Giorno

domenica 05 dicembre 2021, 21:05

Durata

116'

Titolo originale

Fantozzi in paradiso

Paese

Italia

Anno

1993

Regia

Neri Parenti

Voto

5.5 / 10

Descrizione

Fantozzi in paradiso è un film del 1993 diretto da Neri Parenti. È l'ottavo capitolo della saga incentrata sulle vicende dell'ex impiegato Ugo Fantozzi, ideato ed interpretato da Paolo Villaggio. Per la prima volta l'ex ragioniere Ugo Fantozzi, ormai anziano, affronta l'angoscioso problema della morte e lo fa con una malinconia esistenziale che però (secondo Morando Morandini) nella seconda parte si trasforma "in una buffoneria degna dei migliori episodi".

Trama

Uno ad uno, tutti gli ex colleghi del ragionier Fantozzi vengono a mancare. All'inizio del film Fantozzi è al funerale del ragionier Fonelli; il rito però è seguito da un matrimonio, e le persone si scambiano condoglianze e auguri, con un sottofondo funebre-nuziale. Durante il successivo viaggio funebre in macchina, Filini e Fantozzi decidono di organizzare una rapina alla Megaditta dove lavoravano. Dopo aver visto una scena cinematografica di una rapina e studiato il movimento dei ladri, vanno in un negozio di maschere portando con loro la nipotina Uga come copertura. Filini e Fantozzi si procurano le armi: Filini una pistola da starter e Fantozzi una pistola lanciarazzi proveniente dal disarmo della Duilio. Mascherati con semplici occhiali con naso e baffetti finti, i due riescono a sottrarre all'azienda un bel malloppo e si danno alla fuga rubando un'auto inglese, ma subito dopo la fuga vengono tratti a bordo della lunghissima limousine del Duca Conte Balabam, che li costringe a consegnare il denaro. Ormai sconsolato, Fantozzi decide di rintanarsi in casa e di seguire il suo sport preferito, il calcio, in televisione. Proprio durante la partita, nel giorno del 40º anniversario del suo matrimonio con Pina, gli viene annunciato (con una poesia di Uga) che la figlia Mariangela, il genero Bongo e la nipotina Uga sono rimasti momentaneamente senza casa, e verranno quindi a vivere nella sua casa. Mariangela e Bongo dapprima gli rendono la vita impossibile, e poi lo sfrattano, costringendolo a trovare una nuova abitazione. Dopo aver cercato invano una abitazione, l'unica sistemazione umana che i due coniugi riescono a trovare è un vecchio box abbandonato: ne dipingono le pareti e la saracinesca con finte porte, finestre e decorazioni, usano il sollevatore per auto al suo interno come letto e ne fanno la loro nuova "casa". Qualche tempo dopo ad una visita medica Fantozzi scopre di avere solo una settimana di vita a causa di una malattia incurabile ai polmoni. Condannato dalla malattia, Fantozzi inizia a fare tutto ciò che si è sempre proibito, come mangiare chili di cozze e multare e rimuovere un carro attrezzi. Tiene celata la notizia alla moglie Pina che però lo scopre e, all'insaputa del marito, nel tentativo di vederlo felice per l'ultima volta riesce a convincere la signorina Silvani a trascorrere con lui un lungo weekend d'amore, pagandola. Pina, sebbene il marito angosciato non sappia che la Silvani lo sta aspettando, cerca di convincerlo ad andare fuori per una passeggiata, ma egli rifiuta; allora Pina improvvisa una messinscena, cacciandolo fuori di casa. Fantozzi e la Silvani partono quindi insieme per Cortina d'Ampezzo. Fantozzi, dopo aver mandato giù una bevanda afrodisiaca, riesce a consumare l'agognato amplesso con la donna tanto desiderata, e tramite una lettera comunica alla moglie di aver finalmente trovato la compagna ideale. Tuttavia, in maniera casuale, Fantozzi viene a scoprire la tresca organizzata dalla Pina e si precipita immediatamente a casa, dichiarandole tutto il suo amore, sperando che lei non legga la lettera. Scopre poi, controllando il calendario, di essere arrivato all'ultimo giorno di vita. Successivamente, mentre tenta di espiare i suoi peccati, la Pina gli comunica che il dottore aveva commesso un errore, e che in realtà non è lui a dover morire, ma un'altra persona. Esultante per la notizia, Fantozzi corre all'impazzata in strada, ma viene prima investito da un camion e poi schiacciato da un rullo compressore, morendo all'istante. Al funerale dello sfortunato pensionato colleghi ed amici si stringono nel dolore con la moglie e la figlia del ragioniere, accompagnati dalla nuvola d'impiegato che fa anche lei il suo ultimo saluto al suo ragioniere preferito facendo piovere un acquazzone sulla sua bara sottilissima. Giunto nell'aldilà, Fantozzi si unisce immediatamente a tutte le altre numerose anime beate per prendere l'aereo che conduce al Paradiso; il velivolo tuttavia viene dirottato da alcuni terroristi e Fantozzi si ritrova davanti al Buddha, che dice al ragioniere che dovrà reincarnarsi fino all'assoluta purificazione e deve girare la ruota perché gli venga assegnata la prossima vita. Ugo però, a sua sfortuna, rinasce da neonato e deve ricominciare daccapo la stessa identica vita.
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