Chiudi
Home App Guida TV
Canali Digitale Terrestre Canali Sky Canali Mediaset Pomeriggio in TV Programmi tv di ieri Film ieri sera in tv
Stasera in TV Film prima serata Serie TV Calcio
Serie A Calendario Partite Champions league Calendario Partite Europa league Calendario Partite Mondiali Calendario Partite Europei Calendario Partite Coppa Italia Calendario Partite Uefa Nations League Calendario Partite
Altro
Film popolari Serie Tv popolari Formula 1 Moto Gp Grande Fratello
Get it on Google Play Get it on iTunes
Oggi in TV
film Le mans '66 - la grande sfida Sky Cinema Drama

Le mans '66 - la grande sfida

Le mans '66 - la grande sfida
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Whatsapp Condividi su Pinterest
2 Oscar per il biopic con Christian Bale e Matt Damon. 1966: il progettista Carroll Shelby e il pilota Ken Miles vengono ingaggiati dalla Ford per battere la Ferrari alla 24 ore di Le Mans (USA 2019)

Canale

Sky Cinema Drama

Giorno

domenica 25 luglio 2021, 23:05

Durata

155'

Titolo originale

Le Mans '66 - La grande sfida

Paese

Stati Uniti d'America

Anno

2019

Regia

James Mangold

Voto

8.1 / 10

Descrizione

Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari) è un film del 2019 diretto da James Mangold.

Trama

24 Ore di Le Mans 1959. Carroll Shelby vince la gara alla guida di una Aston Martin ufficiale, ma l'acuirsi di un problema cardiaco congenito lo costringe di lì a breve ad abbandonare la carriera di pilota. Stati Uniti, 1963. Shelby è diventato un piccolo costruttore di vetture da corsa e con la sua squadra partecipa al campionato nazionale SCCA. Tra i suoi piloti c'è Ken Miles, dall'indole per nulla diplomatica ma molto competente in fatto di vetture grazie anche all'attività di meccanico nella sua piccola officina. Durante i preparativi per una gara a Willow Springs, è proprio il caratteraccio di Miles a compromettere un possibile accordo con la Porsche. Da qui nasce un alterco tra Shelby e Miles, che si conclude quando Ken tenta di colpire Carroll lanciandogli una chiave inglese. Ciononostante, durante la gara Miles sfodera tutto il suo talento e conquista la vittoria, con grande soddisfazione di Shelby che decide di incorniciare la chiave come portafortuna. Nel frattempo, a Detroit, la Ford Motor Company è in crisi di vendite e Henry Ford II chiede ai suoi dipendenti di non ripresentarsi al lavoro se non con un'idea vincente. Il giovane manager Lee Iacocca, sfidando lo scetticismo generale, suggerisce di scendere in pista per vincere la prestigiosa 24 Ore di Le Mans, la corsa più famosa al mondo, in modo da rilanciare l'immagine del marchio; ma ci sarà da fare i conti con l'apparentemente invincibile Ferrari. La prima idea è quella di rilevare la Casa italiana, che è in difficoltà economica, e l'accordo sembra quasi raggiunto ma, al momento della firma, l'ingegner Ferrari capisce che tutta la sua attività sportiva dipenderebbe dall'approvazione dei vertici Ford, quindi cambia idea e caccia da Maranello i dirigenti americani insultando sia loro che il presidente. Saputo del cattivo esito, e delle ingiurie, Henry Ford reagisce ordinando ai suoi collaboratori di trovare i migliori ingegneri, meccanici e piloti, per costruire un'auto che batta la Ferrari e vinca a Le Mans. Iacocca propone a Carroll Shelby l'incarico di coordinare il progetto: egli accetta a patto di lavorare in autonomia, cosa che irrita i dirigenti Ford, a partire dal vicepresidente Leo Beebe che lo ostacolerà non poco. Per trasformare la nuovissima Ford GT40 in un'auto capace di competere a Le Mans, Shelby ingaggia nuovamente il fidato Ken Miles: grazie alla sua abilità di collaudatore e ai metodi del team di meccanici di Shelby, la macchina prende via via forma; ma Leo Beebe non vuole Miles come pilota e lo fa estromettere dalla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 1964. Tuttavia, la gara vede ancora vincitrice la Ferrari: tutte le GT40 si devono ritirare per problemi di affidabilità. Ford è tentato di licenziare Shelby, ma questi gli fa notare che l'approccio burocratico e piramidale della sua azienda non funziona nelle corse d'auto e che, nonostante i problemi, le loro vetture hanno mostrato velocità inarrivabili per i rivali. Riesce quindi a farsi riconfermare e a ottenere piena libertà di manovra. Questa però è illusoria poiché poco tempo dopo Beebe si fa nominare responsabile del reparto corse, facendo da filtro tra Shelby e Ford. Shelby si riconcilia con Miles, ma per averlo come pilota deve necessariamente scavalcare Beebe; con uno stratagemma riesce a far salire il presidente sulla GT40 per un giro di prova, e dopo averlo spaventato a morte con le prestazioni della vettura, fa una scommessa con lui sul risultato della 24 Ore di Daytona 1966: se Miles riuscirà a vincere la gara, potrà partecipare anche a Le Mans; se perde, Shelby cederà la sua ditta alla Ford. A Daytona però Shelby ha dei rivali in più: Beebe ha allestito una seconda squadra, affidando le GT40 anche al team Holman-Moody che ha una grande esperienza di corse ad alto livello. Nonostante i problemi legati sia alle ingerenze della Ford sia all'auto (il motore è tanto potente che supera i 7.000 giri, ma tale velocità sforza troppo i freni che fondono, e la macchina diventa incontrollabile; Miles ha già rischiato in un incidente durante i test su strada), Miles ottiene la vittoria stracciando l'altra squadra. Alla 24 Ore di Le Mans 1966, Miles ha un problema alla partenza ma rimonta; tuttavia la vera problematica di Le Mans (che Shelby ha spiegato a Iacocca quando fu ingaggiato) non è la velocità, bensì la resistenza, tanto della macchina quanto dell'uomo; nel corso della gara le Ferrari schierate vengono eliminate tutte, compresa la Ferrari 330 P3 ufficiale di Lorenzo Bandini quando questi brucia il motore in un duello con Miles. In pista si succedono incidenti e pericoli; per ovviare ai freni bruciati, Shelby e Miles sfruttano un vuoto nel regolamento che permette di sostituire i pezzi rotti, ma non delinea i limiti dell'operazione, quindi la squadra cambia tutto l'apparato frenante; a nulla valgono le proteste di Ferrari, presente alla corsa. Miles brucia record dopo record, ma Beebe impone a Shelby di farlo rallentare per permettere anche alle altre due GT40 in gara di raggiungerlo e tagliare il traguardo insieme; Shelby lascia la decisione finale a Miles, che alla fine rallenta per farsi affiancare dai compagni. Egli giunge sul traguardo per primo, ma sceso dall'auto scopre amaramente che la vittoria viene assegnata alla Ford GT40 di Bruce McLaren poiché partendo più indietro in griglia ha percorso più chilometri. Beebe sapeva bene queste implicazioni, e Shelby si infuria con lui ma ormai non può più fare nulla. Ken Miles si consola pensando che ha comunque gareggiato a Le Mans e ha colto altre importanti vittorie durante la stagione. Lui e Carroll si ripromettono di prepararsi ancora meglio per l'edizione dell'anno successivo. Poco tempo dopo, infatti, Miles e Shelby sono di nuovo al lavoro per migliorare l'auto, svolgendo collaudi al Circuito di Riverside. Un nuovo guasto ai freni questa volta si rivela fatale e Miles muore sotto gli occhi del figlio Peter e dei membri del team. 6 mesi dopo, Shelby è ancora sconvolto dalla scomparsa dell'amico-collega. Mentre va a far visita alla vedova, incontra Peter e gli regala la famosa chiave inglese della lite a Willow Springs. Nei titoli di coda, si legge che Ken Miles fu inserito postumo nella Motorsports Hall of Fame of America nel 2001, mentre la Ford continuerà il suo duello con la Ferrari vincendo le edizioni 1967, 1968 e 1969.
Scarica Oggi in TV
App Oggi in TV
Get it on Google Play Get it on iTunes